Alle 18.30 del 3 agosto l’inaugurazione del nuovo ponte di Genova San Giorgio, simbolo della rinascita dopo la tragedia del Morandi.
GENOVA – A due anni di distanza dalla tragedia del Ponte Morandi si procede, con inizio alle ore 18.30, all’inaugurazione del nuovo Ponte Genova San Giorgio. Una giornata particolare e la parola d’ordine che circola è soddisfazione. Non gioia.
Non hanno un motivo per gioire i familiari delle vittime, che chiedono di non trasformare in una festa un giorno che nasce dal sangue degli innocenti. Persone colpevoli solo di essersi ritrovate nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Non hanno un motivo per gioire le persone che nel dramma del crollo del Ponte Morandi hanno perso la casa.
La strana cerimonia di inaugurazione vede quindi presenti le alte cariche dello Stato, i vertici della Regione Liguria e della Città di Genova, ma molti protagonisti di questa rinascita non ci sono, proprio come i parenti delle vittime.
L’inaugurazione del nuovo ponte Genova San Giorgio
La mission è difficile. Si tratta di celebrare una vittoria dell’Italia che funziona, diventata un modello, senza però dimenticare il fatto che in Paese normale le persone non muoiono per il crollo di un Ponte.
La città di Genova è stata omaggiata con la bandiera di San Giorgio disegnata nel cielo dalle Frecce Tricolori. La colonna sonora è stata genovese, con le canzoni di Fabrizio De André che sono tornate a riempire l’aria.
Tra i cinquecento invitati alla cerimonia ristretta ci sono ovviamente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
Conte: “Il commosso pensiero alle vittime”
Il premier Conte nel suo messaggio ha voluto ricordare le vittime: “A due anni di distanza dalla tragedia siamo ancora qui per assistere tutti insieme all’inaugurazione del nuovo ponte […]. Non siamo qui per tagliare il nastro e abbandonarsi a intenti celebrativi […]. Il nostro commosso pensiero è rivolto alle 43 vittime e ai loro familiari […]“.
“L’architetto Renzo Piano lo ha ricordato: tra la sua idea e la realizzazione è passato poco più di un anno – ha ricordato il premier – tutto questo è frutto del lavoro e del genio italiano […]. Genova deve ripartire e lo fa da qui […]. Ringrazio il sindaco Bucci, il presidente Toti, l’ex ministro Toninelli e l’attuale ministra De Micheli, tutte le ditte e gli operai […]. Il Governo ha ritenuto doveroso condurre il complesso procedimento di contestazione degli adempimenti che hanno provocato la caduta del ponte […]. Il nostro obiettivo è stato sempre e sarà quello di tutelare il bene pubblico che non è stato garantito dalla precedente società concessionaria […]. Oggi Genova riparte forte della sua operosità. E’ la dimostrazione che il nostro Paese sa rialzarsi e tornare a correre“.
Bucci: “Il primo pensiero va alle famiglie delle 43 vittime”
Il primo a prendere la parola è il sindaco e commissario Marco Bucci: “E’ un bel momento per Genova. La prima cosa che mi viene in mente è un pensiero alle 43 vittime e alle loro famiglie […]. A loro saremo sempre vicini e Genova non dimenticherà questa tragedia. Il secondo pensiero è per i cittadini di Genova che hanno sofferto in questi due anni […]. Oggi noi regaliamo questo ponte alla città per ritornare a crescere ed essere competitivi nel mondo. Il terzo pensiero va a tutti quelli che hanno lavorato […]“.
Toti: “Mai più una tragedia simile”
“Forse è simbolico che due anni fa pioveva a ridotto mentre poco prima c’era un bellissimo arcobaleno […] – ha detto nel suo messaggio il governatore Toti – mai più dei nostri concittadini devono morire perché si sbriciola un ponte nel nostro Paese […]“.
Il presidente Mattarella incontra i familiari delle vittime
Poco prima dell’inaugurazione del nuovo Ponte il presidente Mattarella ha incontrato i familiari delle vittime che non saranno presenti al taglio del nastro del viadotto.
La storia della costruzione del nuovo Ponte di Genova
WeBuild ha voluto in qualche modo fissare nel tempo la sfida e l’impresa della ricostruzione del ponte con un video nel quale si ripercorre tutta la realizzazione della struttura, dalle prime pietre posate sul terreno fino all’ultima.
Di seguito il video della costruzione del nuovo ponte Genova San Giorgio.
Il modello Genova, Toti: “Nuovo ponte ha molti significati per l’Italia intera”
Il governatore Toti, a poche ora dall’inaugurazione del Ponte aveva voluto elogiare il modello Genova, che portato alla costruzione e all’inaugurazione di una struttura così importante in due anni, tempi rapidissimi per l’Italia della burocrazia e degli appalti lenti.
“Il nuovo ponte di Genova ha molti significati per la città e la regione ma anche per l’Italia intera. È un modello di efficienza per tutto il Paese e i lavori del suo cantiere, che sono andati spediti con il progetto realizzato in circa un anno dalla demolizione dei resti del Morandi, sono stati osservati con ammirazione anche all’estero”.
“Spero che tutto questo diventi un esempio di come debba ripartire tutta l’Italia, con regole nuove, semplici e con il coraggio, da parte di chi amministra, di prendersi delle responsabilità. Io ho sempre pensato che quel cantiere dovesse andare avanti, non solo per riportare una regione e un Paese alla normalità, ma anche per rispettare la memoria di chi ha perso la vita in quel crollo, per rispetto del dolore dei loro familiari e per tutte le persone che hanno sofferto per quella tragedia”.